Piatti tipici salentini: un viaggio gastronomico tra mare e terra
Immaginate di svegliarvi in un giorno d’estate lontani dalle vostre abitudini quotidiane, in un luogo che vi permette di indossare un paio di infradito e raggiungere a piedi una delle più belle spiagge del Salento. Portandovi dietro solo un libro, un telo mare e la tranquillità di poter trascorrere la giornata a passo lento.
Bello, vero?
Ecco. Sappiate che tra un passo lento e l’altro la strada che porta verso il mare è piena di insidiosi profumi, quelli della cucina tipica salentina!
Non abbiate paura, lasciatevi trasportare. Perché chi vuole conoscere davvero il Salento non può limitarsi ad andare alla scoperta di angoli di paradiso fatti di spiagge di sabbia finissima e acque cristalline, di borghi caratteristici e imperdibili eventi folkloristici. Chi vuole conoscere il Salento, quello autentico, deve essere pronto a intraprendere un viaggio tra le specialità gastronomiche del territorio.
Iniziamo con qualche assaggio?
Il pasticciotto leccese, il re dei dolci salentini
Sulla strada che vi porta verso il mare potreste riconoscere il profumo del pasticciotto leccese, anche se magari non avete ancora avuto la fortuna di deliziarvi con quel meraviglioso connubio fatto di pastafrolla mista a crema: non c’è bar, pasticceria o panetteria che non lo abbia in bella mostra e, soprattutto, appena sfornato!
Tradizionale, al cioccolato, crema e amarena, ricotta e pistacchio… ce n’è per tutte le taglie e per tutti i gusti! Potete accompagnarlo al classico cappuccino o al più tradizionale caffè (leccese!) con latte di mandorla per una colazione salentina doc. Ma siamo sicuri che una volta assaggiato diventerà un dolce senza tempo, perfetto in ogni momento della giornata!
Ricci di mare, polpo alla pignata, frittura di paranza e scapece!
Che arriviate giusto in tempo al mare per godervi un bagno – magari in qualche angolo sconosciuto e paradisiaco come la baia di Porto Cesareo – o decidiate di deviare e perdervi tra viuzze e vicoletti di più caratteristici borghi, sappiate che arriverà il momento di fare i conti con l’ora di pranzo.
Non provate a scappare, nemmeno qui!
Pensate possa esserci qualcosa di più suggestivo, coinvolgente e rilassante di un tavolo vista mare e una carrellata di piatti tipici salentini a base di freschissimo pesce locale? Ricci di mare (con linguine o senza!), polpo alla pignata e frittura di paranza sono dei classici intramontabili ma c’è anche molto altro.
Proviamo a darvi un piccolo suggerimento: la scapece gallipolina. Provate a cercarla in qualche chioschetto – e perché no al ristorante – se siete amanti dei sapori forti e caratteristici. Un piatto povero e nobile al tempo stesso, a base di pesce azzurro, pane, aceto e zafferano. Si dice abbia origini antichissime, millenarie, venuto fuori dalla necessità di conservare il cibo più a lungo possibile in un periodo in cui il territorio salentino era vittima continua di assedi e incursori nemici.
Non solo mare. I piatti tipici di “terra” da non perdere
Farina di semola di grano duro, acqua e sale. Molti piatti della tradizione salentina passano da questi ingredienti.
I minchiareddi, le sagne torte ncannulate con sugo fresco al profumo di basilico e una grattugiatina di ricotta forte, i ciciri e tria. Nelle forme più diverse e con i condimenti più disparati ma il profumo è sempre lo stesso… quello della buona cucina, fatta di prodotti semplici e sapori forti che raccontano la terra dove hanno messo radici.
Senza poi dimenticare la tipica frisa salentina, regina indiscussa delle cene estive. Condita con un filo d’olio, qualche pomodorino e un pizzico di sale e origano, ovviamente solo nella versione più leggera..
Senza dimenticare tante altre specialità come la puccia con le olive, le pittule, fave e cicorie, e la scurdijata. Ma quest’ultima, come suggerisce il nome, scordatevela: difficile, quasi impossibile, trovarla nei ristoranti. Questa prelibatezza fatta di verdure, legumi e pane raffermo resiste al tempo solo grazie alle preziose mani di poche massaie!