Bandiere Blu 2025: il Salento guida la Puglia
Foto di: Emanuele Petrachi, CC BY 3.0, via Wikimedia Commons
Ogni anno, con l’arrivo della primavera, l’Italia si prepara al grande annuncio: la nuova lista delle località insignite della Bandiera Blu. È una sorta di rito collettivo che, oltre a segnare simbolicamente l’inizio dell’estate, diventa un vero termometro della salute ambientale delle nostre coste.Per il 2025, la Puglia si conferma protagonista assoluta, con 27 località premiate, di cui 9 nella sola provincia di Lecce: un record regionale che testimonia il legame profondo tra il territorio salentino e la valorizzazione del suo mare. Tra le new entry, spicca Castrignano del Capo, che entra per la prima volta nell’elenco grazie a Santa Maria di Leuca.
E mentre alcuni nomi consolidano la loro presenza, non mancano anche piccoli nodi da sciogliere: è il caso di Frigole, marina di Lecce esclusa dalla lista nonostante fosse stata inserita nella candidatura insieme a San Cataldo. Una situazione in via di chiarimento, con l’amministrazione locale già al lavoro per ottenere risposte dalla FEE. Ma che cosa significa davvero ricevere la Bandiera Blu? E quali sono le spiagge salentine che, almeno una volta nella vita, meritano di essere vissute?
Che cos’è la Bandiera Blu e perché conta davvero
La Bandiera Blu non è solo un simbolo da issare tra sabbia e ombrelloni, ma il risultato concreto di un impegno collettivo. Si tratta di un riconoscimento internazionale attribuito dalla Foundation for Environmental Education (FEE) a quei comuni costieri che si distinguono per qualità ambientale, gestione sostenibile, sicurezza e servizi.
I criteri sono rigorosi: le acque devono essere classificate come “eccellenti” per tutta la stagione balneare; non devono esserci scarichi fognari non depurati; devono essere garantiti servizi ecocompatibili, accessibilità per persone con disabilità, raccolta differenziata, presenza di bagnini e attrezzature di salvataggio.
A rendere tutto ancora più autorevole è la totale gratuità del processo di candidatura e controllo, compresi i sopralluoghi a sorpresa. Nessun costo da sostenere da parte dei comuni: solo buone pratiche da dimostrare.
Il Salento premiato: nove comuni e ventidue spiagge d’eccellenza
Il Salento 2025 si racconta attraverso nove comuni costieri che hanno ottenuto il prestigioso vessillo della Bandiera Blu. Un traguardo che non è solo simbolico, ma rappresenta il riconoscimento concreto di un lavoro corale fatto di tutela, visione e rispetto per l’ambiente.
Da nord a sud, le spiagge premiate offrono un viaggio che attraversa paesaggi mozzafiato e identità locali uniche: si passa dalle scogliere selvagge dell’Adriatico, scolpite dal vento e dal mare, alle distese dorate dello Ionio, dove le spiagge sembrano prolungarsi all’infinito sotto un sole generoso.
Ogni comune racconta una storia diversa, fatta di comunità che credono nel turismo sostenibile e lo praticano ogni giorno attraverso la qualità dei servizi, la cura del territorio e la valorizzazione delle proprie bellezze naturali. È un Salento che si fa esempio, un modello di equilibrio tra accoglienza e conservazione, in cui il mare non è solo risorsa, ma responsabilità condivisa. Ecco le 9 bandiere blu del Salento:
Melendugno
Conferma la sua leadership con ben cinque marine premiate: Roca, San Foca, Torre Specchia, Torre Sant’Andrea e Torre dell’Orso. Una successione di insenature e leggende, come quella delle Due Sorelle, o la Grotta della Poesia, vera cattedrale naturale scolpita dal mare.
Salve
Riconferma il suo posto grazie a spiagge celebri come Pescoluse, Posto Vecchio e Torre Pali, le cosiddette “Maldive del Salento”. Sabbia finissima, fondali bassi e trasparenze caraibiche: il luogo perfetto per chi cerca relax e acque sicure.
Ugento
Con Torre San Giovanni, Torre Mozza e Lido Marini, offre sette chilometri di costa premiata e un impegno concreto nella tutela ambientale, come dimostra il traguardo del 65% di raccolta differenziata.
Gallipoli
Alla sua terza riconferma consecutiva, la Perla dello Ionio dimostra come la movida possa convivere con la sostenibilità. Le due litoranee – nord e sud – si dividono tra il divertimento di Baia Verde e la natura di Punta della Suina, Lido Conchiglie e Padula Bianca.
Nardò
Con ben cinque località premiate – Porto Selvaggio, Torre Squillace, Santa Maria al Bagno, Santa Caterina e Sant’Isidoro – è il comune salentino con il maggior numero di spiagge Bandiera Blu nel 2025. Qui la natura si fonde con la storia, tra torri costiere, fondali da snorkeling e tramonti mozzafiato. A pochi chilometri, Porto Cesareo, pur non rientrando quest’anno tra i premiati, resta tra le mete più ambite dai turisti per la sua bellezza travolgente e la sua energia estiva.
Castro
Dimostra che anche le località senza lunghe spiagge sabbiose possono eccellere. La sua scogliera, la trasparenza dell’acqua e la Grotta Zinzulusa rendono unica questa perla adriatica, premiata grazie a una gestione attenta e lungimirante.
San Cataldo (Lecce)
È la new entry 2025. Dopo anni di investimenti in accessibilità, servizi e pulizia, la marina leccese si guadagna finalmente la Bandiera Blu, segnando un punto di svolta per l’intero litorale nord della città.
Patù
Per il secondo anno consecutivo, si confermano San Gregorio e Felloniche, due angoli poco battuti ma di grande fascino, perfetti per chi cerca silenzio e autenticità.
Castrignano del Capo
Alla sua prima volta nella lista, viene premiata per Santa Maria di Leuca e il suo porto turistico. Un traguardo importante per una delle località più iconiche del Salento, simbolo dell’incontro tra Adriatico e Ionio.
La Bandiera Blu è anche una visione di futuro
Questo riconoscimento non riguarda solo i sindaci o gli addetti ai lavori. Dietro ogni Bandiera Blu c’è una rete di persone: amministratori, gestori degli stabilimenti, operatori turistici, cittadini e bagnanti. È grazie a piccoli gesti – dalla raccolta dei rifiuti alla tutela delle dune – che si costruisce un turismo migliore.
Visitare una spiaggia Bandiera Blu significa vivere un’esperienza che fa bene a chi la vive, ma anche al territorio che la ospita. Un circolo virtuoso dove il turismo diventa alleato dell’ambiente.
Che scegliate di perdervi tra le rocce di Torre Sant’Andrea, rilassarvi a Pescoluse o tuffarvi al tramonto a Santa Maria di Leuca, una cosa è certa: il Salento del 2025 è più blu che mai, pronto ad accogliervi con la sua bellezza consapevole e autentica.
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