Focara di Novoli: un rito di origini antiche
“Focara di Novoli 2011 – benedizione” by 20centesimi is licensed under CC BY-ND 2.0.
Ogni anno, tra il 16 e il 18 gennaio, il cielo di Novoli, un piccolo paese nel cuore del Salento, si illumina di una luce calda e avvolgente grazie alla celebre “focara”, un imponente falò acceso in onore di Sant’Antonio Abate. Questo evento unico nel suo genere, che affonda le sue radici in un’antica tradizione, riesce ad affascinare grandi e piccoli, attirando migliaia di pellegrini, turisti e curiosi da tutta la Puglia e oltre.
L’origine della Focara di Novoli
La focara di Sant’Antonio a Novoli non è solo un evento spettacolare, ma rappresenta un momento di profonda devozione e identità culturale per gli abitanti del luogo. Il termine “focara” deriva dal dialetto salentino e indica un grande falò costruito per la festa del santo patrono, Sant’Antonio Abate, noto anche come protettore degli animali. Questo rito, che si ripete da oltre trecento anni, ha trasformato la focara di Novoli in un vero e proprio monumento di arte contadina, caratterizzato da specifiche qualità estetiche per forma e materiali. La sua costruzione è affidata a circa cento volontari e ai maestri “pignunai”, gli unici conoscitori della tecnica che permette di realizzare una struttura imponente senza rischiare il crollo.
La costruzione della Focara: un capolavoro di arte contadina
La costruzione della focara di Novoli è un processo lungo e laborioso che coinvolge l’intera comunità. Ogni anno, un centinaio di persone si impegnano per diverse settimane nella raccolta di circa 100.000 fascine di tralci di vite, recuperati dalla rimonda dei vigneti locali. Queste fascine vengono sapientemente assemblate una sull’altra per formare una struttura conica alta fino a 25 metri e larga circa 20 metri. I volontari, in equilibrio sui pioli delle lunghe scale, posizionano con cura i fasci fino a completare il falò. Sulla cima della struttura viene infine posta un effige raffigurante Sant’Antonio Abate, che verrà bruciata durante l’accensione come simbolo di devozione.
L’accensione della Focara a Novoli: un evento unico e suggestivo
Il momento più atteso della festa è senza dubbio l’accensione della focara, che avviene la sera del 16 gennaio. L’accensione del falò avviene attraverso una spettacolare installazione di fuochi pirotecnici, creando un emozionante “pioggia di fuoco” con le “fasciddre”, le caratteristiche faville che si librano leggere nell’aria. L’imponente falò brucia per tutta la notte, mentre la piazza di Novoli si riempie di migliaia di persone che trascorrono il loro tempo al ritmo della musica popolare salentina, in un’atmosfera di festa e comunità.
La focara di Sant’Antonio a Novoli diventa così un momento di aggregazione che coniuga tradizione e modernità, attirando ogni anno oltre 80.000 spettatori.
Gastronomia e tradizione durante la Focara
La focara di Sant’Antonio Abate non è solo un evento religioso e spettacolare, ma anche un’occasione per gustare i sapori tipici del Salento. Durante i giorni della festa, le strade di Novoli si riempiono di stand gastronomici che offrono una vasta gamma di prelibatezze locali. I visitatori possono assaporare le “pittule”, le tradizionali palline di pasta fritta, le “pucce” ripiene di ogni bontà, e ovviamente il vino locale che accompagna ogni piatto.
Un rito che si ripete nel tempo
Ogni anno, Novoli, rinnova il fascino della focara di Sant’Antonio, confermandosi come l’evento simbolo della cultura e della tradizione salentina. L’energia e la passione che animano i cittadini e i tanti volontari che partecipano alla sua preparazione sono il segno di un legame profondo con la propria storia e le proprie radici. La “focara”, con la sua forza purificatrice e simbolica, non è solo un omaggio a Sant’Antonio Abate, ma rappresenta anche un modello virtuoso di destagionalizzazione del turismo, capace di promuovere un’offerta turistica variegata e di qualità.