Porto Cesareo e le torri costiere del Salento: Cesarea, Lapillo e Chianca
Non di sole rinomate spiagge di sabbia finissima e acque cristalline è ricco il Salento, ma anche di un grande patrimonio storico, architettonico e culturale tutto da scoprire. Come le torri costiere nei dintorni di Porto Cesareo – e disseminate lungo tutto il litorale ionico e adriatico salentino – testimonianza suggestiva e affascinante di un territorio che nel passato è stato protagonista di storie di difesa e resistenza contro le minacce provenienti dal mare.
Avamposti di avvistamento e difesa eretti per volere di Carlo V di Asburgo tra il XVI ed il XVII secolo per proteggere la costa dalle continue incursioni di pirati e attacchi nemici, soprattutto dopo la distruzione di Otranto nel 1480 da parte degli invasori ottomani.
Alcune di queste torri costiere sono ancora oggi ben conservate e accessibili, altre invece hanno subito nel corso degli anni un importante deterioramento (si ipotizza anche a causa dell’utilizzo dell’acqua di mare anziché dell’acqua dolce nei materiali di costruzione) restando comunque una delle maggiori attrattive turistiche per gli appassionati storici e paesaggisti.
Siete pronti a fare un giro tra le torri costiere nei dintorni di Porto Cesareo? Ve ne segnaliamo tre: Torre Cesarea, Torre Lapillo e Torre Chianca. Della quarta, Torre Castiglione, non rimane ormai più nulla.
Torre Cesarea, la torre del borgo
Partiamo da qui, da Torre Cesarea, la torre che dà il nome al borgo e che si innalza nel cuore del centro abitato, nella piazza principale del paese.
Anche conosciuta come Torre Capitana o Torre di Porto Cesareo, ha una forma quadrangolare disposta su due piani -comunicanti tra loro con una scala interna – presenta volte a botte ed è alta 16 metri.
Venne costruita tra il 1568 e il 1570 per opera del maestro Virgilio Pugliese (anche se il progetto originario ne prevedeva la consegna in soli 7 mesi) e poi abbattuta e ricostruita completamente nel 1622.
Nel sistema di fortificazione a difesa dello scalo del porto e di tutta la costa, comunica a vista con Torre Squillace e Torre Chianca.
È accessibile? Ad oggi è la sede del comando della Guardia di Finanza di Porto Cesareo…
Torre Lapillo, la torre del tramonto
Forse la più conosciuta anche per via della spiaggia che ne prende il nome, Torre Lapillo appunto, caratterizzata da uno dei paesaggi naturalistici più suggestivi del Salento: la riserva Naturale Palude del Conte e Duna Costiera.
La torre è cinquecentesca, sovrasta distese di sabbia bianca e finissima bagnate da acque cristalline ed è circondata da una natura rigogliosa e incontaminata.
Alta diciassette metri, ha una base quadrata e si contraddistingue per un imponente scalinata di accesso con tre archi a tutto sesto che originariamente terminava con un ponte levatoio.
In origine torre di avvistamento e di difesa come tutte le torri costiere volute da Carlo V, oggi dopo un’attenta opera di restauro ospita diverse iniziative culturali e un centro di informazioni per le visite guidate nel territorio del Parco.
Un consiglio? Al tramonto offre il meglio di sé: uno spettacolo per gli occhi, una carezza per l’anima!
Torre Chianca: una torre, tre “vite”
Torre Chianca o Torre di Santo Stefano. Anch’essa dà il nome alla bellissima spiaggia che la ospita lungo la costa che da Porto Cesareo si estende verso Torre Lapillo.
Anch’essa fa parte del sistema di fortificazione costiero voluto da Carlo V ma, a differenza delle torri vicine, Torre Chianca è parzialmente diroccata e ha una storia più recente da raccontare.
Questa torre infatti venne dapprima utilizzata come base militare dei soldati italiani durante la seconda guerra mondiale per poi diventare bersaglio di addestramento dei piloti tedeschi, di base a Leverano, che lanciavano bombe di cemento dai cacciabombardieri Stuka.
Eretta su una pianta a base quadrata, è alta diciotto metri e rappresenta una delle torri costiere più grandi del territorio salentino.
Oggi? È la sede Centro di Primo Soccorso Tartarughe Marine! Una bella rivincita!